Claudio ha studiato a fondo  i meccanismi della comunicazione orizzontale: il passaparola, ed ha così capito come nascono, e si automantengono, le leggende metropolitane, quelle storie strane ma false, che però la gente considera vere, e che passano di bocca in bocca.

Per verificare le ipotesi sulla dinamica e sulla diffusione delle leggende  c’era bisogno di prove sperimentali: Claudio doveva inventare delle leggende, e metterle in pista (cioè in strada).

Tra le molte leggende che ha ideato e “seminato” a scopo sperimentale negli anni 80 c’è la maglietta di sicurezza: probabilmente la leggenda più resistente che ci sia, avendo retto a più di 20 anni  di smentite, fatte con (e su) tutti i mezzi (nel senso di media).

Riuscire a creare da zero una leggenda metropolitana era un passaggio necessario per diventare non un Legendmaker (un creatore di leggende metropolitane), ma il suo contrario: un Legendbuster. Un demolitore delle tante leggende-contro, che minano, e spesso distruggono, l’immagine e la credibilità di individui, aziende, società, e a volte addirittura di governi, e di Stati. Facendo danni materiali e morali di portata incalcolabile.

A distanza di anni, i protocolli di Ciaravolo  continuano ad essere  impiegati per lo smantellamento di leggende metropolitane “negative”.

Come uno dei massimi studiosi delle tecniche di comunicazione indiretta.

Ciaravolo  è attualmente presidente della ISSHM, la più autorevole organizzazione internazionale che raccoglie i contributi dei più grandi esperti di comunicazione del mondo e che  studia l’Hidden Marketing: il marketing  nascosto, in tutti suoi (dissimulati) aspetti.